Salvata una giovane Poiana
Pubblicato il 18 agosto 2022 • News e Rassegna Stampa
Salvata una giovane Poiana dai Poliziotti locali di Castano Primo. “L’auspicio che torni a volare sui nostri cieli”
Recuperato un grosso rapace debilitato a Castano Primo, trasferito al CRAS – Bosco WWF di Vanzago.
I fatti
La scorsa sera, a notare un grosso rapace a terra in difficoltà un istruttore del centro di addestramento cinofilo al confine tra Castano Primo e Magnago il quale ne segnalava la presenza al Comando di Polizia locale Castanese. Per tutelarne l’incolumità venivano fermate le attività addestrative a ridosso dell’area boschiva in attesa che l’animale fosse recuperato da personale specializzato.
Dato il periodo estivo e l’orario, essendoci difficoltà a far intervenire nell’immediatezza personale preposto, veniva allertato dall’Ufficio d’appartenenza un Poliziotto locale conoscitore di fauna selvatica, il quale coadiuvato da una falconiere di zona, recuperava il maestoso uccello risultante essere una giovane Poiana comune (Buteo buteo).
Questo rapace della famiglia degli Accipitridae, ha dimensioni medio-grandi, la lunghezza del corpo infatti arriva a 50 cm ed ha un'apertura alare che può arrivare a 140 cm circa. Nei rapaci solitamente la femmina ha un peso maggiore del maschio ed infatti può raggiungere un peso che va dai 700 ai 1500 grammi mentre nel maschio va dai 500 ai 1000 grammi .
Da un primo esame visivo, la poiana non risultava avere evidenti traumi o ferite ma era visibilmente debilitata ed impossibilitata ad alzarsi in volo. Accade spesso infatti che i giovani rapaci allontanandosi dal nido per le prime volte, siano ancora inesperti alla caccia e non riescano a procacciarsi abbastanza cibo per poter sopravvivere da soli.
Messa in sicurezza veniva rifocillata ed all’indomani mattina trasferita da una pattuglia della Polizia locale al Centro di Recupero Animali Selvatici di Vanzago ove permarrà fino alla completa guarigione.
“Al fine di tutelare gli esemplari che nidificano in queste zone boschive del Castanese e salvaguardarne la permanenza, veniva richiesto al termine della degenza se possibile la re immissione in natura di questo giovane rapace in questo territorio, affinché possa tornare maestosa a sorvolare i nostri cieli”